Da sapere:
I test automatici non sono attendibili al 100% ma sono dei buoni indicatori per restituire lo stato dell’arte dell’accessibilità web.
12 Dati interessanti
Qui riporto alcuni dati che ho trovato utili. Per approfondire consiglio di leggere la pagina con tutti i dati (link nel primo commento).
1. Errori per pagina (di tipo homepage)
- Nel 2022 c’era una media di 50.8 errori;
- Nel 2023 sono 50 errori (percentuale -1.6%).
Non c’è una grossa diminuzione, quindi bisogna fare di più.
2. Complessità di elementi
- Nel 2019 c’erano circa 790 elementi per pagina;
- Oggi sono diventati 1050 (percentuale + 34%).
Il web è diventato più complesso, nonostante l’accessibilità sia migliorata. Questo vuol dire che se scegliessimo la strada della semplicità, allora migliorerebbe ancora di più la situazione.
3. Errori principali WCAG2
Si possono dividere in 6 categorie principali.
- Basso contrasto colore: 83.6% (era il 85.3% nel 2019);
- Testo alternativo mancante nelle immagini: 58.2% (era il 68.0% nel 2019);
- Link vuoti: 50.1% (era il 58.1% nel 2019);
- Label mancanti nel form: 45.9% (era il 52.8% nel 2019);
- Bottoni vuoti: 27.5% (era il 25% nel 2019);
- Tag language mancante: 18.6% (era il 33.1% nel 2019);
4. Uso di Attributi ARIA
È aumentato l’uso di ARIA con un baldo del 29% rispetto all’anno scorso. Meglio però usare HTML semantico rispetto ad ARIA.
5. Uso di Skip Link
Si passa dal 13% del 2022 al 17.2% del 2023. Bene! Però circa 1 su 6 presenta errori di accessibilità.
6. Categorie migliori (in percentuale errori)
I siti più accessibili risultano quelli nelle categorie
- Governo: -42.9%
- Politica e Governativi: -27.4%
- Social Media: -24.3%
Le leggi nazionali e gli obblighi in materia di accessibilità hanno fatto bene. In ogni caso la PA rimane al primo posto. Sul privato bisogna lavorare di più.
7. Categorie peggiori (in percentuale errori)
I siti meno accessibili risultano quelli nelle categorie
- Shopping: +43.2%
- Immobiliare: +44.2%
- Per adulti: +59.4%
Shopping e porno non sono per tutti.
8. Domini di primo livello (in percentuale errori)
Governo, Educazione e Nord America sono migliorati molto
- .gov -63.6%
- .edu -40.6%
- .ca -33.8%
9. Domini Europei a confronto (in percentuale errori)
- .uk (Regno Unito) -29.1%
- .de (Germania) -6.2%
- .fr (Francia) -4.3%
- .it (Italia) +26.8% (non servono spiegazioni)
10. Lingue con tag HTML lang="#" (in percentuale errori)
- Inglese: -26.1%
- Tedesco: +2.8%
- Francese: +14.4%
- Italiano: +31.9%
11. WordPress (in percentuale errori)
- WordPress: +1.8%
- WooCommerce: +25%
È un dato che potrebbe stonare rispetto ad altri CMS, ma ricordo che WordPress è il CMS più usato al mondo: il 43% dei siti è realizzato con WordPress. Meglio usare temi custom, semplici e con pochi plugin, con la possibilità di intervenire direttamente.
12. Adv Network (in percentuale errori)
- LinkedIn Ads: -9.5%
- Twitter Ads: +21.2% (ehm…)
Cosa trovi in questa pagina:
- Da sapere:
- 12 Dati interessanti
- Errori per pagina (di tipo homepage)
- Complessità di elementi
- Errori principali WCAG2
- Uso di Attributi ARIA
- Uso di Skip Link
- Categorie migliori (in percentuale errori)
- Categorie peggiori (in percentuale errori)
- Domini di primo livello (in percentuale errori)
- Domini Europei a confronto (in percentuale errori)
- Lingue con tag HTML lang="#" (in percentuale errori)
- WordPress (in percentuale errori)
- Adv Network (in percentuale errori)